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Pasqua 2024

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Solenni Quarantore

Dal 20 al 23 Marzo

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Anniversario Padre Giorgio

Solenne celebrazione eucaristica del 25º anniversario di ordinazione sacerdotale di Padre Giorgio Tassone. Presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Mauro Gambetti OFMCONV vicario generale di sua Santità il Papa Francesco per la Città del Vaticano e concelebrata dal nostro vescovo di Oppido Mamertina- Palmi Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Alberti e da numerosi confratelli sacerdoti.

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Vangelo del Giorno

Solennità del Serafico Padre Francesco

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Dio è umile!

S. Francesco di Assisi è rimasto folgorato da un atteggiamento di Dio, che, in Gesù diventa chiaro e manifesto come un raggio di luce: Dio è umile! Gesù, del resto, l'ha detto esplicitamente: «Imparate da me che sono mite e umile di cuore». Nelle «Lodi di Dio Altissimo» Francesco estasiato esclama: «Tu sei umiltà!».
Dio è umile! E l'umiltà non consiste principalmente nell'essere piccoli, perché uno può essere piccolo e arrogante nello stesso tempo; non consiste neppure nel sentirsi piccoli e senza valore, perché questo può nascere anche da un complesso di inferiorità; non consiste neanche nel dichiararsi piccoli, perché molti dicono di non valere niente, senza però credere veramente a quanto dicono. L'umiltà consiste essenzialmente nel farsi piccoli e questa è l'umiltà di Dio! Dio, Altissimo e Onnipotente, è Colui che scende, è Colui che ama scendere e farsi piccolo per donarsi agli uomini nell'abbraccio di un infinito amore.
Perché nasce dall'amore
Perché Dio è umile? Ci può aiutare un'affermazione nitida della Scrittura: «Dio è Amore» (1 Gv 4,8.16). Ma cos'è l'Amore? L'Amore, nella sua verità divina e non nella caricatura coniata dagli uomini, è dono gratuito di sé: Dio pertanto, proprio perché è Amore, è un mistero di dono infinito. Ma se Dio è dono infinito di sé, Dio non conosce alcuna forma di egoismo: Egli dona soltanto; e, nei confronti degli uomini, Dio può donare soltanto facendosi piccolo e scendendo nella nostra povera storia per riempirla del mistero del suo Amore. Se questo è il mistero intimo di Dio, noi potremmo incontrare Dio soltanto avvicinandoci alla sua umiltà: noi dobbiamo scendere (e ne abbiamo mille motivi!) e, nel discendere, troveremo la sorpresa di incontrare Dio, perché Dio è umiltà!
S. Francesco: come Gesù
Stupendamente, il Celano, contemplando S. Francesco appena morto e deposto nudo per terra, scrisse: «In lui appariva l'immagine della croce e della passione dell'Agnello immacolato che lavò i peccati del mondo; sembrava di fresco deposto dalla croce, con le mani e i piedi trapassati dai chiodi e dal lato destro come ferito da lancia».
Forse l'immagine più espressiva realizzata dall'arte raffigurativa sul Poverello di Assisi è quella del Murillo, che ci mostra S. Francesco stigmatizzato nell'atto di abbracciare e di essere abbracciato da Gesù Crocifisso.
Gesù e S. Francesco: due poveri e due crocifissi. Il sogno di S. Francesco si è realizzato: sposare la povertà crocifissa sulla croce, per essere Uno con Gesù, "povero e crocifisso".

LA PAROLA PER ME OGGI
Charles de Foucauld arrivò ad esclamare: «Mio Dio, un tempo credevo che per arrivare a te fosse necessario salire : ora ho capito che bisogna scendere : scendere nell'umiltà!». È un viaggio che tutti siamo chiamati a fare: ne vale la pena perché si tratta di poter incontrare Dio!

San Francesco

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