Dal vangelo secondo Matteo (7,21-27)
LA PAROLA PER ME OGGI
La liturgia oggi ci lancia verso una presa di coscienza nuova nell'importanza delle azioni concrete di ogni giorno. Possiamo costruire ogni nostro adesso sulla Parola ascoltata e quindi fatta vita, con serietà e impegno (la "casa sulla roccia"), ma possiamo anche vivere in superficie avviandoci al "crollo". A noi la scelta.
LA PAROLA SI FA PREGHIERA
Gesù sei la mia roccia, la mia forza, il mio baluardo, il mio scudo. Tutto ciò che è in me ti loda poiché tu ci hai fatto passare dalle tenebre alla tua luce mirabile. Benedetto sei tu per la tua Chiesa, fondata sulla pietra ferita del tuo corpo che emette sangue ed acqua. Sii lodato per questa ferita, per questa debolezza che ci comunica la forza e la vitalità. Anche oggi, nel deserto torrido della modernità, tu sei la roccia del tuo popolo. Tu accompagni il tuo popolo errante affinché possa gustare la dolcezza del tuo amore e non l'amarezza delle acque. Benedetto sia il successore di Pietro, la pietra su cui fondasti la tua Chiesa, affinché estendesse il tuo Corpo ovunque sulla terra.